Vendemmia 2002
Dopo una serie di annate consecutive con estati particolarmente favorevoli alla maturazione dell’uva, quella del 2002 sarà ricordata come la più piovosa e la più fredda degli ultimi anni.
Un simile andamento stagionale non poteva che influire negativamente sulla maturazione dell’uva, che ha subito un ritardo piuttosto marcato rispetto alle ultime annate, e dal punto di vista sanitario i frutti non erano nelle migliori condizioni.
Così che l’invaiatura è cominciata mediamente intorno alla prima decade di agosto, leggermente in ritardo rispetto all’annata precedente.
Sono iniziati i diradamenti, anche se la quantità dell’uva stimata all’epoca non era abbondante proporzionalmente alle aspettative qualitative di ogni singolo vigneto, ma si sono comunque resi necessari per garantire una buona maturazione dei grappoli.
La raccolta
Infine settembre ha espresso uno sprazzo d’estate, permettendo la raccolta di qualche risultato dei costosi sacrifici effettuati in campagna.
Mai come in questa vendemmia è stata premiata la razionale condotta del vigneto, con scelte difficili e magari costose: infatti durante la raccolta dei frutti sono stati previsti l’eliminazione del marcio, marcio-acido, e il secco che avrebbero provocato danni al mosto.